Il servizio civile nel comune di Malnate

Denominazione esperienza

Il Servizio Civile nel Comune di Malnate

Ambito tematico dell’esperienza

Welfare, Politiche Giovanili

Natura dell’esperienza

Si descrive l’esperienza realizzata nel 2019/2020 dal Comune di Malnate relativa all’attivazione di 2 progetti di Servizio Civile Universale della durata di 12 mesi ciascuno che hanno coinvolto 6 volontari. In particolare, 2 volontari hanno svolto il servizio presso le istituzioni culturali della cittadina e 4 volontari hanno svolto la loro attività presso istituzioni educative. Il Servizio Civile Universale, regolato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, consente ai giovani di dedicare alcuni mesi della propria vita alla realizzazione di azioni utili per le comunità e per il territorio. I volontari hanno l’opportunità di confrontarsi con gli enti territoriali che operano in vari settori di intervento e intraprendono un’esperienza di grande valore formativo e civile, in grado anche di dare loro competenze utili per l’immissione nel mondo del lavoro. L’esperienza del servizio civile rappresenta per le giovani generazioni un’opportunità unica nel suo genere, non limitata alla fornitura di strumenti spendibili successivamente nel mondo del lavoro, ma progettata fin da subito come momento di educazione alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e al volontariato; come occasione per conoscere la città e i suoi complessi apparati da un’ottica inusuale: non di fruitore dei servizi, bensì di erogatore degli stessi.

In generale, i settori di intervento in cui i volontari hanno l’opportunità di essere coinvolti sono i seguenti: protezione civile; assistenza; patrimonio ambientale e riqualificazione urbana; patrimonio storico, artistico e culturale; educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, dello sport, del turismo; agricoltura; promozione della pace tra i popoli, della non violenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Perimetrazione territoriale

Il progetto si è svolto nel territorio del Comune di Malnate. Malnate – 355 m. slm – dista 8 km dal capoluogo Varese e conta 16.784 abitanti.

Riferimenti normativi

Il servizio civile trae le sue basi normative dalle trasformazioni ed evoluzioni susseguitesi a partire dal 1972, anno dell’approvazione della legge n. 772 “Norme in materia di obiezione di coscienza”, che garantisce il diritto all’obiezione di coscienza motivata su basi di carattere morale, religioso e filosofico ed “istituisce il servizio civile, sostitutivo del servizio militare e quindi obbligatorio” (Servizio Civile). Negli anni i riferimenti normativi si sono profondamente evoluti, fino a giungere all’attuale modello di Servizio Civile Universale. I riferimenti normativi dell’attuale Servizio Civile Universale sono in primis il Dlgs n.40 del 2017, con il quale si trasforma il servizio civile da nazionale a universale con l’obiettivo di renderlo un’esperienza aperta a tutti i giovani che desiderano farlo. La normativa primaria di riferimento del Servizio Civile nazionale è rappresentata dalla legge 6 marzo 2001 n.64 e dal Dlgs 5 aprile 2002 n° 77 modificato e integrato dalla Legge 31 marzo 2005, n. 43 cui fa riferimento la ricca normativasecondaria che ha regolamentato la materia del Servizio Civile nazionale.

Assetti delle istituzioni e delle reti coinvolte nell’esperienza: governance e attività operative

Il Servizio Civile Universale è promosso e finanziato dallo Stato Italiano attraverso il Dipartimento per le politiche giovanili ed il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che pubblica annualmente il bando per gli enti accreditati. ANCI Lombardia, con il network delle ANCI regionali, è ente iscritto all’albo di Servizio Civile Universale e ha formalizzato un protocollo di intesa (giugno 2003) con Regione Lombardia, che vede l’Associazione impegnata nella definizione e diffusione del piano regionale sul servizio civile, nella progettazione di corsi di formazione sull’argomento rivolti agli Enti locali e nella qualificazione della capacità progettuale degli Enti locali in materia. L’Associazione, insieme al network delle ANCI regionali (Lombardia, Abruzzo, Umbria, Marche, Sardegna, Liguria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia) opera a livello nazionale coinvolgendo circa 900 Comuni nelle attività di coprogettazione degli interventi di servizio civile. Il Comune di Malnate, aderendo alla convenzione con Anci Lombardia, ha partecipato alle attività di coprogettazione mettendo in campo le proprie risorse umane e territoriali per articolare una serie di attività di rete che rilanciassero le istituzioni culturali ed educative cittadine. Il contesto specifico di realizzazione della presente pratica ha visto il Comune di Malnate al centro di una complessa rete multilivello sviluppata con l’obiettivo di attuare il Servizio Civile Universale e avviare i 6 volontari a svolgere le attività programmate. Le istituzioni cittadine coinvolte nel processo di programmazione delle attività, in stretta collaborazione con i volontari selezionati, sono la Biblioteca di Malnate, le istituzioni culturali cittadine e le istituzioni scolastiche ed educative del territorio.  

Obiettivi

La realizzazione del progetto si è posta i seguenti obiettivi generali:

  • promuovere la qualità e lo sviluppo delle politiche giovanili attraverso la diffusione del servizio civile;
  • diffondere buone prassi per la gestione dei volontari nelle sedi, promuovendo un atteggiamento attivo e propositivo tra gli operatori degli enti coinvolti.

Di seguito sono indicati gli obiettivi previsti dai servizi erogati all’interno del quale il volontario sarà coinvolto:

  • MALNATE CITTA’ DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI

Gli obiettivi generali del progetto di servizio civile si sono incardinati in quelli del progetto “Malnate Città delle Bambine e dei Bambini” ovvero:

  • ridefinire il punto di partenza dell’amministrare, dando voce ai bambini e ai ragazzi;
  • promuovere la partecipazione attiva;
  • promuovere e favorire l’autonomia di movimento dei bambini e dei ragazzi in città;
  • favorire luoghi di incontro, di scambio, di crescita, di cambiamento delle dinamiche sociali e della percezione della sicurezza;
  • attuare una graduale trasformazione della città, degli spazi pubblici e del loro utilizzo.
  • INFORMAGIOVANI E INFORMALAVORO

Il progetto di servizio civile è intervenuto per garantire l’erogazione di servizi informativi e di orientamento rivolti alla popolazione giovanile del Comune e dei paesi limitrofi.

Grazie alla presenza del volontario si è agito sul miglioramento qualitativo e quantitativo delle prestazioni del servizio di prima informazione: prima accoglienza e risposta generalista più rapida, aggiornamento dei materiali e degli spazi più puntuale.

  • MALNATE CITTA’ PER GLI ANZIANI

L’obiettivo del progetto di servizio civile è stato il coinvolgimento degli anziani ancora attivi in attività di socializzazione e di svago.

Elementi significativi di novità dell’esperienza

La realizzazione dei progetti ha avuto finalità tradizionalmente legate al servizio civile e forti elementi di innovatività legati alla possibilità che l’esperienza accompagni i giovani volontari verso l’inserimento nel mondo del lavoro. Per avvicinare i giovani al mondo del lavoro i progetti del Comune di Malnate hanno puntato sul riconoscimento delle competenze professionali. Il riconoscimento delle competenze acquisite durante l’esperienza di servizio civile è importante per il volontario, in quanto in grado di accrescere le possibilità occupazionali e facilitare l’accesso a qualifiche e titoli di studio più elevati.

Per i casi di acquisizione delle competenze al di fuori di percorsi formativi formali, i contenuti della certificazione in Regione Lombardia sono definiti dai profili professionali del Quadro Regionale degli Standard Professionali. Il sistema di certificazione delle competenze, descritto dal QRSP, permette a ogni persona di valorizzare il proprio capitale umano e professionale in termini di competenze, conoscenze e abilità, acquisite anche in ambiti non formali e informali.

In primo luogo, il processo di riconoscimento delle competenze individuali richiede l’individuazione delle competenze acquisibili dai volontari durante lo svolgimento del progetto.

In secondo luogo, in relazione a ciascun volontario, si tratta di: verificare le sue competenze in ingresso; verificare le competenze acquisite in seguito alla partecipazione alle attività sia di formazione in aula o a distanza sia durante le attività svolte nell’ente.

In terzo luogo, viene avviato il processo di certificazione delle competenze in ambito non formale rispettando la seguente procedura:

  1. consegna, da parte del volontario, della “domanda” di certificazione all’ente accreditato per i servizi al lavoro, supportata da una scheda descrittiva sintetica delle attività SVOLTE ? e del proprio cv in formato europeo;
  2. registrazione nei sistemi regionali, da parte dell’ente, dell’istanza di certificazione in ambito non formale;
  3. valutazione, da parte dell’ente, della domanda e della coerenza con la competenza da certificare;
  4. convocazione per il colloquio informativo (l’ente spiega al candidato come costruire il portfolio delle evidenze specificando l’importanza di indicare come è stata acquisita la competenza attraverso la presentazione di materiali documentali, per esempio, lettera di referenza dell’OLP, verbali delle riunioni d’equipe, foto, video, ecc.);
  5. caricamento del portfolio sul portale del sito web dell’ente;
  6. nomina da parte dell’ente accreditato di un assessor (persona esterna all’ente, indipendente, esperto di contenuto con almeno 10 anni di esperienza nell’ambito del contenuto della valutazione);
  7. valutazione da parte dell’assessor del portfolio presentato dal volontario e compilazione del punteggio tenendo conto degli indicatori di competenza (definiti dall’ente);
  8. convocazione del volontario da parte dell’assessor per verificare l’acquisizione della competenza attraverso un colloquio e/o una prova pratica e/o scritta e/o somministrazione di un test.

Se tutte le attività hanno avuto un esito favorevole, la procedura termina con il caricamento del giudizio sul sistema regionale e con l’invio della certificazione al domicilio dei volontari.

Risorse economiche

Finanziamento stanziato dal Comune per la stesura del progetto e per la gestione dei volontari €7.500. Finanziamento dello Stato per le indennità di servizio dei volontari €31.233.  Valorizzazione delle ore prestate dai volontari in attività di servizio 1250 x 17 euro l’ora x 6 volontari = 127.500 euro.

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