Impresa sociale Girasole

Denominazione esperienza

Impresa sociale in tema di welfare nella provincia di Lecco

Ambito tematico dell’esperienza

Welfare. Innovazione istituzionale

Natura dell’esperienza

L’impresa sociale Girasole, ai sensi della normativa vigente in tema di Terzo settore, è un’iniziativa partecipata dall’Associazione dei Comuni soci, costituita da 26 Comuni dell’Ambito distrettuale di Lecco e da nove soggetti del privato sociale: cinque cooperative sociali, due consorzi e due associazioni di volontariato.

I servizi erogati dall’impresa sociale sono:

  • Area prima infanzia: servizi nido (N. 3 Comuni aderenti); Centri prima infanzia (N. 8 Comuni aderenti); Centro per le Famiglie del Comune di Lecco, che prevede la compresenza di bambini della fascia 0 – 6 anni insieme ad adulti e con un’attenzione specifica alle famiglie in situazione di vulnerabilità;
  • Area minori e famiglia: Assistenza domiciliare minori (N. 21 Comuni); Conciliazione (Servizio ponti, pre/post scuole, Cres), con 17 Comuni aderenti; Servizio sociale di base (N. 22 Comuni); Sperimentazioni (Progetti per i giovani e biblioteche) cui aderiscono 7 Comuni.  I servizi di Tutela minori, Piano povertà e Affido sono gestiti per i Comuni dell’ambito distrettuale di Lecco (N. 3 Comuni);
  • Area adulti: Spazio Cesea; Lavoro; Agenzia per la casa; Housing sociale e Progetto dipendenze (N. 9 Comuni);
  • Area anziani: Centro anziani (3 Comuni); Servizi di integrazione alla domiciliarità (Sid); Servizio di assistenza domiciliare (N. 25 Comuni); Spazio salute (N. 5 Comuni); Custodia sociale (N. 7 Comuni); Telesoccorso (per i Comuni dell’Ambito distrettuale di Lecco);
  • Area disabilità e non autosufficienza: Centro Diurno Disabili La Casa di Stefano; Centri Socio Educativi; Artimedia di Lecco; Comunità Socio Sanitaria Casa l’Orizzonte; Servizio di Assistenza Educativa Scolastica (n. 26 Comuni); Servizio di Aiuto all’Integrazione; Centro di Formazione Professionale Polivalente di Lecco;
  • Servizi generali: i Servizi sociali di Ambito svolgono funzioni di basilare importanza per il sistema territoriale dei servizi, sostenendo la raccolta e l’elaborazione di dati e informazioni utili per l’analisi del bisogno e la pianificazione. Girasole garantisce il supporto necessario al raggiungimento degli obiettivi gestionali dei Servizi Sociali d’Ambito e alle sue funzioni di coordinamento;
  • Progetti: Girasole si adopera in prima persona, collaborando con gli enti del territorio, oppure attraverso i soggetti che fanno parte della sua rete, per reperire risorse ulteriori a quelle ordinarie e promuovere interventi, progetti e iniziative capaci di innovare i servizi e di proporre risposte adeguate all’evolversi dei bisogni.
Attivazione dell’esperienza

L’Impresa Sociale Girasole nasce per interpretare una visione del welfare come esperienza comunitaria e partecipata tra Comuni, soggetti del privato sociale e comunità locali con una spiccata finalizzazione delle proprie attività verso la realizzazione dei servizi sociali e delle prestazioni inerenti al welfare territoriale. Si presenta come luogo della relazione con i cittadini e della costruzione di risposte ai bisogni.
Un ruolo fondamentale per la costituzione dell’impresa sociale è stato interpretato dai Comuni dell’Ambito distrettuale di Lecco, che hanno agito con l’obiettivo di consolidare, dare continuità e sviluppare in forma “istituzionalizzata” un’esperienza decennale di partnership con enti del Terzo settore nella gestione dei servizi socio-assistenziali e socioeducativi, per:

  • salvaguardare la qualità dei servizi erogati;
  • non incidere negativamente sui bilanci pubblici;
  • conseguire una precisa “visione” di welfare locale.

L’impresa è stata costituita il 28 febbraio 2019 al termine di un lungo processo avviato nel 2006, che ha visto:

  • una pronunciata tendenza alla cooperazione intercomunale finalizzata alla collaborazione con il Terzo settore, soprattutto per quanto riguarda l’attività di coprogrammazione e coprogettazione, da parte delle amministrazioni presenti nell’ambito del Piano di Zona di Lecco;
  • affermarsi, attraverso la costituzione del “Consorzio Consolida”, un ruolo attivo del Terzo settore nello sviluppo di percorsi di coprogrammazione e coprogettazione mediante l’applicazione di logiche di cooperazione fra enti del Terzo settore in tema del welfare.

La scelta di costituire un’impresa sociale è stata fortemente influenzata dall’emanazione di indirizzi regionali (Legge Regionale 23/2015) che hanno imposto la separazione dei soggetti cui sono assegnati compiti alla programmazione da quelli deputati alla gestione dei servizi sociali, determinando così un arresto nella prassi, più che decennale, di forte integrazione fra le attività comunali e del Terzo settore, attraverso lo svolgimento di attività sia di coprogettazione sia di coprogrammazione. La costituzione dell’impresa sociale è stata interpretata dai soggetti locali come una forma di superamento dei vincoli imposti dalla legge regionale e di consolidamento in una struttura stabile di prassi oggetto di un diffuso consenso fra una quantità rilevante di amministrazioni comunali e associazioni del Terzo settore, inteso nella sua più ampia accezione.

Perimetrazione territoriale

Il territorio interessato dall’iniziativa comprende i Comuni di Annone di Brianza, Bosisio Parini, Bulciago, Carenno, Castello di Brianza, Cesana Brianza, Civate, Colle Brianza, Costa Masnaga, Dolzago, Erve, Galbiate, Garbagnate Monastero, Garlate, Lecco, Malgrate, Molteno, Monte Marenzo, Olginate, Oliveto Lario, Pescate, Rogeno, Suello, Valgreghentino, Valmadrera e Vercurago.

Contesto economico, sociale, ambientale e territoriale

La provincia di Lecco è caratterizzata da un contesto economico molto solido. Il Comune di Lecco vanta una consolidata presenza di imprese nei settori dell’industria e un terziario che è andato via via crescendo negli ultimi decenni. Lo sviluppo di politiche sociali integrate, sul modello di governance locale del welfare-mix, ha una lunga storia nel territorio lecchese e affonda le sue radici nell’intensa attività di collaborazione e sinergia tra enti pubblici e Terzo settore, avviata in modo sistematico a partire dai primi anni 2000, soprattutto per quanto riguarda la programmazione e implementazione di interventi in ambito socio-assistenziale e socio-educativo.     

Riferimenti normativi

Il principale riferimento normativo è la legge 328/2000, “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” (art. 5) e il successivo D.P.C.M. del 30 marzo 2001, ove si fa riferimento specifico ai casi di “servizi sperimentali e innovativi” nell’ambito delle collaborazioni pubblico-privato. Ulteriore fonte è c.d. Codice del Terzo settore, varato con il d.Lgs. n. 117 del 3 luglio 2017, in particolare all’articolo 55. La normativa regionale di attuazione, che regola il procedimento di elaborazione e approvazione degli strumenti di pianificazione sociale di zona, nell’ambito del quale è riconosciuto un ruolo attivo ai soggetti del Terzo settore, in Lombardia è normata dalla Legge Regionale 23/2015, con la quale si introduce una separazione tra soggetti coinvolti nella programmazione e soggetti incaricati della gestione dei servizi e i criteri e forme di collaborazione.

Assetti delle istituzioni e delle reti coinvolte nell’esperienza: governance e attività operative

La governance, basata sul meccanismo a partecipazione mista, è rappresentata dai seguenti organismi:

  • Assemblea dei soci;
  • CDA composto da: un rappresentante, con il ruolo di vicepresidente, del consorzio di cooperative sociali vincitrici del bando per la scelta del partner privato; due rappresentanti, di cui uno con la carica di Presidente, dei Comuni possessori di quote della società; un rappresentante delle associazioni di volontariato; un rappresentante del Forum del Terzo settore regionale;
  • Organismo di Direzione Tecnica e Coordinamenti operativi delle singole aree di servizio.  Richiamano le aggregazioni presenti nelle precedenti esperienze di coprogettazione. In tali coordinamenti vengono affrontati in ottica collaborativa i problemi di organizzazione dei servizi e l’attuazione degli orientamenti espressi dall’associazione dei Comuni e dal CDA;
  • Associazione dei Comuni, quali soci pubblici, con la finalità di verificare, vigilare, tutelare e salvaguardare l’attuazione e la qualità dei servizi erogati nel rispetto dei contratti di servizio che ciascun Comune ha stipulato con l’impresa stessa.

Lo svolgimento di un Laboratorio di sviluppo territoriale garantisce la partecipazione dei soggetti coinvolti nella governance dell’impresa sociale nella programmazione dell’ambito distrettuale.  Il contributo del Terzo settore durante i lavori del Laboratorio è assegnato a organizzazioni di sua rappresentanza di secondo livello, quali Centrali cooperative e Centro di servizi per il volontariato.

I partner societari privati sono rappresentati da un gruppo di enti del Terzo settore: il Consorzio Mestieri, le cooperative sociali L’Arcobaleno, La Vecchia Quercia, Il Grigio, Duemani, Sineresi, e le associazioni Auser e Anteas, con il coordinamento del Consorzio Consolida. Aderiscono inoltre 29 associazioni del territorio.

Obiettivi
  • rafforzare un’alleanza tra Comuni, orientata alla costruzione di un welfare plurale fondato sulla corresponsabilità e sullo sviluppo di un modello virtuoso di un welfare locale inclusivo e comunitario;
  • attivare il protagonismo delle persone e delle famiglie, in quanto portatori di bisogni ma anche di risorse, beneficiari ma al contempo cittadini del territorio;
  • sviluppare la partecipazione della comunità nella definizione dell’offerta dei servizi al di fuori di una logica prestazionale e della centratura del servizio solo sulla relazione con l’utenza in carico;
  • consolidare, dare continuità e sviluppare in forma “istituzionalizzata” un’esperienza decennale di partnership fra amministrazioni comunali ed enti del Terzo settore nella gestione dei servizi socio-assistenziali e socio-educativi;
  • raccogliere la domanda di servizi attraverso l’attivazione di reti territoriali in grado di determinare l’offerta in rete di servizi integrati;
  • consentire economie di scala nell’erogazione delle prestazioni sociali e garantire la piena copertura del fabbisogno territoriale;
  • attivare risorse economiche aggiuntive attraverso la partecipazione dei privati e l’attivazione di nuove progettualità in ottica orizzontale e partecipata.
Esiti dell’iniziativa

L’Impresa Girasole si è dimostrata in grado di mettere in rete in maniera partecipata l’erogazione di prestazioni e servizi d’ambito precedentemente svolti con altre modalità. La messa a sistema del lavoro di coprogettazione svolto a partire dal 2006 ha permesso di strutturare un sistema in grado di coprogettare servizi in ambito sociale, lasciando alla gestione diretta dei Comuni altri servizi come il Servizio Sociale di Base. La costituzione dell’Impresa Sociale Girasole ha dotato il territorio di un soggetto in grado di offrire risposte ai bisogni in maniera efficiente e coordinata, con una logica di grande accessibilità ai servizi.

Elementi significativi di novità dell’esperienza

Il modello costituisce una sostanziale novità, in quanto spinge su un terreno nuovo le precedenti esperienze di collaborazione sperimentate, istituzionalizzando di fatto la pratica della coprogettazione e rendendola costitutiva di un nuovo soggetto che ricerca un equilibrio fra logiche di amministrazione condivisa e di mercato nella gestione del rapporto tra enti affidanti, soggetti del privato sociale, utenti dei servizi e comunità locale nel suo insieme. Una delle principali novità risiede nella forma giuridica dell’impresa, che costituisce ad oggi un caso a sé rispetto a quelle che sono le diverse forme di collaborazione tra pubblico e privato. Il modello di impresa sperimentato, il percorso che ha portato alla sua costruzione e i risultati in termini di efficienza del modello proposto pongono l’esperienza tra le principali forme di innovazione territoriale nell’ambito dei servizi sociali e del welfare di comunità.

Durante la fase di emergenza dovuta al diffondersi della pandemia, Girasole ha avuto un ruolo significativo nella:

  • rimodulazione dei servizi esistenti: ne è stata assicurata la continuità verso le famiglie compatibilmente con i vincoli imposti dalle misure anti-contagio;
  • creazione di servizi extra legati alle esigenze nate a seguito dell’emergenza: per esempio, servizio navetta per «pazienti Covid» ricoverati;
  • attivazione dei servizi di conciliazione estivi per le famiglie, i bambini e i ragazzi.
Risorse coinvolte nello svolgimento dell’iniziativa

La costituzione dell’Impresa Sociale Girasole ha coinvolto direttamente, e a più livelli di partecipazione, le risorse umane di 26 Comuni dell’Ambito distrettuale di Lecco, 9 soggetti del privato sociale, tra cui 5 cooperative sociali, 2 consorzi e 2 associazioni di volontariato. Le risorse economico finanziare coinvolte riguardano principalmente le dotazioni stanziate per far fronte alla spesa sociale dai singoli Comuni del territorio aggregato e le risorse aggiuntive che i privati, attraverso un articolato processo di coprogettazione, sono riusciti a intercettare anche attraverso diversi canali di finanziamento.  

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