Progetto di walfare nel comune di Sondrio

Denominazione esperienza

Sviluppo di un progetto di welfare comunitario realizzato nell’Ambito territoriale di Sondrio.

Ambito tematico dell’esperienza

Welfare di comunità. Innovazione istituzionale.

Natura dell’esperienza

L’esperienza si caratterizza per la presenza di alcune progettualità particolarmente “innovative” per il contesto, tra cui sono da annoverare le tre esperienze finanziate dal bando “Welfare in Azione” di Fondazione Cariplo, un importante programma di intervento finalizzato a sviluppare nuovi modelli di welfare comunitario nei territori, avviato nel 2015. I tre progetti, nati tra il 2015 e il 2018 e tuttora attivi, sono divenuti tre brand territoriali:

  • “+++ Segni Positivi” nell’Ambito di Sondrio si occupa di contrasto alla povertà e alla vulnerabilità sociale attraverso azioni di Welfare comunitario innovative e trasformative.  Il progetto ha lo scopo di trasformare i singoli cittadini in segni viventi di positività, anche in un momento difficile, è questo l’obiettivo di +++ Segni Positivi, per raggiungere i cittadini che per ragioni impreviste (perdita del lavoro, malattia, separazione, invalidità) si trovano temporaneamente in difficoltà. Alla base, un concetto di aiuto e restituzione che vede i beneficiari dei servizi come i primi portatori di cambiamento: saranno proprio loro a restituire, in termini di tempo o prestazioni d’opera, l’aiuto ricevuto, così da passare da una visione assistenzialistica dei servizi di welfare a una prospettiva di co-costruzione dei “sistemi di sostegno.” Focus del progetto sono tre attività del tutto nuove nel sistema di welfare locale: a) un minimarket sociale sostenuto dal volontariato e dalle imprese del territorio e integrato con  i servizi sociali, nel quale i beneficiari possono fare la spesa gratuitamente e beneficiare di una serie di servizi e opportunità offerte dal territorio a fronte dell’impegno in un’attività utile per tutta la collettività; b) un percorso di reinserimento lavorativo rivolto a persone con ridotta formazione e competenze, di età compresa tra i quaranta e i sessant’anni, da impiegare in attività di recupero e riqualificazione del territorio; c) un intervento “diffuso”, per coinvolgere attivamente la comunità nel cambiamento e per raggiungere concretamente anche i più piccoli Comuni;
  • “Sbrighes!” nell’Ambito di Tirano, tende a fare fronte al crescente isolamento sociale del territorio, attraversato da una crisi demografica ed economica e da un numero crescente di situazioni di fragilità familiare e disagio psicologico.  In particolare, il progetto realizza azioni nell’Ambito di Tirano rivolte a famiglie, minori, giovani e persone in cerca di occupazione. 
  • “Tam Tam” nell’Ambito di Morbegno, si occupa di ottimizzare gli interventi socio-comunitari attivando una rete di comunità capace di rispondere ai bisogni delle famiglie vulnerabili. Le iniziative progettuali riguardano azioni di community management, formazione, sostegno a percorsi di autonomia per persone con fragilità.

Di seguito si approfondiranno gli obiettivi, gli elementi di sviluppo del progetto “+++ Segni Positivi” e l’impatto che esso ha generato nel territorio.

Attivazione dell’esperienza

Nel tentativo di far fronte in modo più efficace e innovativo alle nuove povertà, l’Ufficio di Piano, d’ora in poi UDP, dell’Ambito territoriale di Sondrio ha promosso autonomamente una ricerca collettiva, coinvolgendo ventidue Comuni, Cooperative sociali e Associazioni di Volontariato, che ha prodotto alcune ipotesi di intervento e rinsaldato lo spirito cooperativo dei partecipanti. L’opportunità per mettere in pratica le elaborazioni progettuali si è concretizzata con la partecipazione al bando, proposto dalla Fondazione Cariplo, “Welfare in azione” (prima edizione 2015), che ha consentito di attivare iniziative che proseguono ancora oggi, assumendo il carattere di un percorso stabile e innovativo di welfare comunitario territoriale.

Perimetrazione territoriale

Il progetto opera con i ventidue Comuni dell’Ambito territoriale di Sondrio (57.649 ab. distribuiti in  Comuni montani e per la quasi totalità con popolazione inferiore ai 3.000 ab.). Sono i Comuni di: Albosaggia, Berbenno di Valtellina, Caiolo, Caspoggio, Castello dell’Acqua, Castione Andevenno, Cedrasco, Chiesa in Valmalenco, Chiuro, Colorina, Faedo Valtellino, Fusine, Lanzada, Montagna in Valtellina, Piateda, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Sondrio, Spriana, Torre di Santa Maria, Tresivio.

Contesto economico, sociale, ambientale e territoriale

La popolazione dell’Ambito è in maggioranza dispersa in piccoli Comuni e piccolissime frazioni. Si stima che siano circa 7.000 le persone residenti nell’Ambito di Sondrio che vivono in condizioni di povertà e vulnerabilità. Il contesto territoriale favorisce una sorta di privatizzazione e individualizzazione dei problemi vissuti da questi cittadini (“Chi vive la povertà si isola, chi vede la povertà la stigmatizza”). Questo meccanismo, tipico dei contesti montani, non facilita l’attivazione di forme d’aiuto e di restituzione della ricchezza, se non in forma ridotta, familiare e anonima. La vulnerabilità delle famiglie non si manifesta unicamente come povertà di tipo materiale ed economico, ma si completa con gli elementi legati all’assenza di reti di supporto. La povertà e il disagio economico delle famiglie, in particolare se sono presenti dei figli, portano spesso a un isolamento e a un impoverimento delle relazioni, limitando le possibilità di accesso dei minori stessi a opportunità formative, culturali, sportive, ricreative e di socializzazione. L’impoverimento relazionale e la mancanza di reti familiari e di mutuo-aiuto da un lato, la mancanza/residualità di servizi e l’isolamento territoriale dall’altro, possono aumentare i fattori negativi connessi a una condizione di difficoltà economica.

Riferimenti normativi

Il contesto progettuale risulta coerente con la disciplina delle gestioni associate dei servizi comunali (Testo Unico degli Enti Locali, D.Lgs. n. 267/2000)  e con l’attuazione dei Piani di zona, quali strumenti di governo e programmazione associata delle politiche sociali come previsto dalla legge 328/2000. 

Rilevante, sulle tematiche oggetto degli interventi, è la normativa nazionale e regionale per il contrasto alla povertà. In particolare, per la Regione Lombardia, si veda la Dgr n.3152 del 18 maggio 2020 “Linee di sviluppo delle politiche regionali di prevenzione e contrasto alla povertà 2018-2020”.

In termini di processi amministrativi per lo sviluppo innovativo della collaborazione tra pubblica amministrazione ed enti del Terzo settore, si segnala la legislazione relativa alle modalità di coprogettazione: D.P.C.M. 30.03.2001; D.G.R. R. L. 1353/2011; D.D.G. R. L. 12884/2011; D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 codice terzo settore; Delibera ANAC n. 32 del 20 gennaio 2016.

Assetti delle istituzioni e delle reti coinvolte nell’esperienza: governance e attività operative

La governance di progetto è costituita da tre soggetti rappresentativi del contesto e della rete di welfare territoriale che hanno attuato quanto previsto dalle procedure di coprogettazione e coprogrammazione:

  • Ufficio di Piano dell’Ambito di Sondrio, rappresentativo di venticinque Comuni;
  • Consorzio di Cooperative Sociali Sol.Co Sondrio;
  • Centro Servizi al volontariato di Sondrio.

Per le specifiche azioni del progetto sono inoltre coinvolti più di trenta soggetti espressione della comunità locale (associazioni, organizzazioni di volontariato, enti ecclesiali, fondazioni, aziende).

La coprogrammazione ha comportato la definizione di un programma di lavoro di medio-lungo termine che prevedesse il coinvolgimento attivo di tutta la rete progettuale.

Le attività di coprogettazione si sono svolte attraverso la costituzione di dispositivi di governance, modulari e inclusivi, che consentono la partecipazione a vari livelli di tutti gli stakeholder territoriali.

Obiettivi

Le iniziative progettuali si propongono di:

  • innovare modelli di governance;
  • riprogettare e trasformare i servizi;
  • ingaggiare la comunità (dal cittadino all’azienda, dai professionisti ai volontari).
Esiti dell’iniziativa

Dal 2015 a oggi il progetto ha ottenuto diversi e importanti risultati.

Ci soffermeremo, in particolare, sugli esiti del progetto “+++ Segni Positivi”. L’Emporion, il minimarket solidale inserito in tale progetto, è stato sostenuto grazie ai volontari che hanno materialmente gestito il suo esercizio. Si è consolidata una rete di organizzazioni coinvolte sul tema della fragilità, della vulnerabilità e della povertà.  Inoltre, si sono moltiplicati i soggetti donatori (enti e organizzazioni pubbliche, imprese alimentari, farmacie, privati cittadini). In tre anni di progetto, le attività di Emporion (market, campagne mirate, scaffale relazionale) hanno raggiunto più di cinquecento famiglie.

Lo svolgimento dell’azione Cantieri, che ha puntato sul recupero del territorio e al contempo sul reinserimento di persone fuori dai circuiti lavorativi, con formazione di precise competenze professionali, si è rivelata una buona intuizione, consentendo di creare opportunità di lavoro per quindici persone che hanno trovato una stabile collocazione nella continuazione delle attività, o una collocazione stagionale nelle attività delle cooperative coinvolte, oppure sono riusciti a reinserirsi autonomamente nel mercato del lavoro. La realizzazione del progetto ha comportato anche l’ottenimento di benefici di valenza generale con un “aumento del valore economico e della fruibilità dei beni ambientali da parte delle comunità locali” e la “valorizzazione del patrimonio ambientale, agricolo, paesaggistico del territorio del distretto di Sondrio, ‘restituito’ in maniera più fruibile alla Comunità”.

Sono centoventicinque i chilometri di sentieristica recuperati e settantacinque il numero di sentieri recuperati o di aree riconvertite. Un’area frazionata e abbandonata di circa due ettari nel Comune di Castione è stata trasformata in nuovo vigneto, poi affidato a un’impresa vitivinicola del territorio.

La promozione di iniziative pubbliche ha permesso al progetto “+++ Segni Positivi” di superare i confini dell’ambito associativo, della cooperazione e dei servizi sociali. Il progetto ha saputo attivare e coinvolgere le scuole, le amministrazioni e cittadini preparando il terreno per le azioni di fundraising di comunità. Inoltre, la sua realizzazione ha consentito:

  • la creazione di un brand territoriale di welfare comunitario riconosciuto dalla cittadinanza ed attrattore di alleanze e collaborazioni;
  • la costituzione di un organismo di governance stabile, rappresentativo del welfare locale (costituito sia da enti pubblici che da enti privati) e modulare;
  • l’attivazione di una rete di oltre trenta soggetti territoriali di varia tipologia;
  • l’attivazione di numerosi cittadini in veste di risorse umane attive e “segni positivi” per il territorio.

L’obiettivo di raccolta fondi, in un arco temporale di tre anni, fissato a 132.000 euro, è stato raggiunto.

Sul fronte dell’azione Emporion, va segnalato un significativo obiettivo di donazioni in-kind, tra cibo e servizi.

Per quanto concerne il peopleraising, sono state raccolte 5.000 ore di lavoro da parte di volontari, stagisti, risorse umane impegnate nel progetto.

Elementi significativi di novità dell’esperienza

L’esperienza ha visto la costruzione di una governance del sistema delle politiche e degli interventi a contrasto della povertà e della vulnerabilità sociale del territorio dell’Ambito di Sondrio con il coinvolgimento di una significativa rete, in continuo ampliamento, di soggetti pubblici e privati.  La coprogrammazione e la coprogettazione si sono rivelati processi costitutivi delle iniziative di welfare di comunità, quali condizioni imprescindibili della realizzazione di iniziative progettuali in cui essenziale, per il raggiungimento di risultati apprezzabili, è la responsabilizzazione di tutti soggetti in tutte le fasi previste.

Nell’attuazione del progetto “+++ Segni Positivi” sono state realizzate, inoltre, decine di prodotti di comunicazione, legati tra loro da un brand elaborato e condiviso collettivamente. Il piano generale, cross-mediale, ha previsto l’utilizzo di strumenti di comunicazione analogica e digitale. Obiettivi e linguaggi si sono precisati, nel tempo, sulla base delle diverse iniziative previste, forti della “politica” di base che è stata quella di mettere a fuoco, in termini comunicativi, la soluzione e non il problema che si andava ad affrontare, trovando più elementi di connessione e ingaggio con i pubblici, donatori compresi. In termini progettuali, una scelta forte è stata, nel primo anno, l’intuizione di favorire un’azione permanente di ascolto e dialogo con il territorio, con una vocazione di comunicazione e antenna per il fundraising. Pensato come struttura portante delle iniziative, il fundraising si è rivelato esso stesso una fonte di grande spinta relazionale e progettuale, soprattutto nella sua declinazione di fundraising “di prossimità”, in quanto contribuisce a incamerare nell’attività ordinaria non solo nuove risorse, ma anche soggetti, idee, reti. Questo amplifica la capacità delle organizzazioni e la visione comune.

Opportunità e criticità incidenti sullo sviluppo dell’iniziativa

Frammentazione e ricomposizione degli interventi con i soggetti del territorio. La presenza di piccoli Comuni e di una rete associativa molto composita e differenziata ha comportato un grande dispendio di energie per ottenere un coinvolgimento diffuso che è però andato sempre più consolidandosi grazie ai risultati raggiunti.

Complessità di azioni interconnesse da gestire. Il tentativo di integrare diverse policy, come ad esempio sociali e ambientali, ha determinato la necessità di connettere, nel medesimo intervento, approcci disciplinari di affiancamento di conoscenze e metodologie richieste tradizionalmente in interventi di matrice sociale. Le difficoltà insorte hanno comportato l’emergere di errori faticosamente superati: la ricostruzione di un vigneto in una multiproprietà, per esempio, ha portato alla costituzione di una “associazione fondiaria” che non ha tenuto in debito conto la normativa sui “diritti di impianto”.

L’Emergenza Covid-19. L’aggravamento delle condizioni di vulnerabilità determinate dalla pandemia ha messo a dura prova la tenuta della rete di contrasto alla povertà, che ha però trovato la forza di condividere nuove strategie e di prospettare soluzioni non estemporanee e diffuse a tutti i cittadini scivolati in condizioni di maggiore povertà.

Strategie di intervento per garantire lo sviluppo dell’esperienza

Dopo essere stato aperto e allestito con le risorse fornite dal progetto, oggi il market sociale Emporion ha raggiunto un equilibrio di sostenibilità economico gestionale, mantenendo gli orari di apertura definiti da inizio progetto. I volontari sono in aumento e anche l’aiuto circolare è in crescita: il 30% dei beneficiari si sono messi a disposizione per aiutare a scaricare la merce, fare le pulizie, portare la spesa agli anziani.

Molti dei sentieri riqualificati grazie al progetto Cantieri sono diventati oggetto di cura da parte delle comunità locali, che si sono organizzate per la loro manutenzione ordinaria e la loro valorizzazione, attraverso il coinvolgimento di associazioni e pro loco o grazie al contributo di gruppi informali di cittadini. Alcuni cantieri stanno inoltre continuando le proprie attività grazie a finanziamenti dei Comuni del territorio e della Comunità Montana di Sondrio.

L’azione Progetto Diffuso ha contribuito a intrecciare e mantenere i legami comunitari costruiti nei tre anni di progetto, tenendo attivo il coinvolgendo di amministratori, quadri amministrativi, cittadini e volontari particolarmente inseriti nel proprio territorio, che hanno fatto da ponte tra il progetto e i cittadini fondamentali per il suo proseguimento.

La rete ha partecipato a nuovi bandi e ha ottenuto nuovi finanziamenti per diffondere l’esperienza nei territori limitrofi e consolidare alcune azioni come la condivisione di beni alimentari, la formazione delle famiglie, le azioni di inserimento lavorativo per i soggetti più fragili.

Risorse coinvolte nello svolgimento dell’iniziativa

Dal punto di vista economico il progetto si regge su un mix di risorse provenienti dalle pubbliche amministrazioni, dai partner progettuali, dal fundraising (economico, di volontariato e di beni), dall’intercettazione di canali di finanziamento regionali e nazionali.

Dal punto di vista delle risorse umane il progetto prevede una funzione di Project Management e un Ufficio Sviluppo che integra diverse figure con differenti competenze: fundraiser e comunicatore, referente per il servizio sociale, responsabili delle azioni, responsabile azione Progetto Diffuso, operatore referente per il volontariato.  

Contatti

Consorzio Sol.Co Sondrio – Viale Milano 18 (Sondrio)
Massimo Bevilacqua: direzione@solcosondrio.it

Ufficio di Piano Ambito di Sondrio –
Luca Verri: VerriL@comune.sondrio.it

Sito internet:
www.piusegnipositivi.org
http://welfareinazione.fondazionecariplo.it/it/project/piu-segni-positivi
www.sbrighes.it
www.progettotamtam.it

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